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Usare solo tablet? Molte aziende lo fanno già

Un recente studio IDC sull’utilizzo dei tablet nelle imprese mostra che una percentuale crescente di dipendenti utilizza unicamente questo tipo di device come strumento per svolgere il proprio lavoro. Lo studio – che si basa su circa 2.000 interviste a manager e dipendenti di aziende di Gran Bretagna, Francia e Germania – ha confermato che, come era prevedibile, la maggioranza dei dipendenti con un tablet ha anche un altro dispositivo per i suoi compiti professionali, di solito un computer desktop o un notebook, ma ha anche evidenziato che oggi in circa il 40 percento dei casi il tablet è ormai l’unico strumento di lavoro.

Quando sono usati da soli, i tablet hanno sostituito device più tradizionali (computer, workstation, POS) oppure svolgono funzioni per le quali non esisteva un dispositivo specifico. “La digitalizzazione trasforma i processi e i tablet sono ottimizzati per le funzioni di business dal punto di vista sia hardware sia applicativo”, ha commentato in proposito Marta Fiorentini, senior research analyst, IDC EMEA Personal Computing. Il fenomeno non può che rafforzarsi, secondo quanto lasciano intendere le previsioni di acquisto degli intervistati nello studio.

La percentuale sull’adozione dei tablet come strumento di lavoro unico sarebbe persino maggiore del 40 percento se in questa categoria rientrassero anche i device ibridi, che invece sono considerati ancora una classe a parte. I dispositivi ibridi o 2-in-1, convertibili o con tastiera staccabile, hanno decisamente preso la strada della sostituzione dei PC tradizionali, come dimostra ad esempio il fatto che sono acquistati con schermi più grandi rispetto ai tablet (quasi il 30 percento ha uno schermo con diagonale superiore agli 11 pollici).

IDC stima che la crescita nell’adozione dei tablet sia solo parzialmente un danno per il mercato dei PC. Una parte minima ma significativa (6 percento) dei tablet che vengono usati come unico strumento di lavoro sono un mercato “supplementare”: raccoglie nuovi utenti che non avrebbero usato un computer al posto del tablet ma qualcosa di diverso, spesso semplicemente carta e penna. Secondo IDC questo 6 percento dovrebbe diventare il 20 percento e più entro due anni.

Dal punto di vista dei dipartimenti IT la diffusione dei tablet comporta il peso della gestione di più dispositivi e di sistemi operativi diversi. Molte aziende hanno espresso l’intenzione di adottare piattaforme di gestione più trasversali rispetto a quelle attuali, idealmente una sola che possa gestire tutto, ma questa evoluzione spesso viene rimandata per questione di costi.


fonte: www.techweekeurope.it

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