HPE Discover 2019: è l'inizio di HPE-as-a-Service
Tutte le aziende vogliono la massima semplicità in quanto ad infrastrutture IT, il modello as-a-Service è in sostanza quello che garantisce meglio tale semplicità, per un vendor è meglio quindi impostare su di esso tutta l'offerta tecnologica. In sintesi, ed estremizzando un pò, è questo il messaggio che HPE lancia dal suo evento Discover 2019 quando dichiara di volersi trasformare in una "as-a-Service company" entro il 2022, pur lasciando ai clienti l'opportunità di continuare ad acquistare normalmente i suoi prodotti.
L'idea di offrire tutto il proprio portafoglio tecnologico su abbonamento, a consumo o in modalità as-a-Service è in sostanza la massima estensione del modello HPE GreenLake che ha debuttato circa un anno e mezzo fa. In particolare, HPE indica di voler estendere GreenLake verso il basso (la fascia media del mercato) e verso casi d'uso che non sono ancora stati coperti.
Non è un caso quindi che HPE metta in evidenza lo sviluppo di GreenLake come il suo business con la crescita più veloce, anche se i 2,8 miliardi di dollari in contratti sono ancora una quota marginale del giro d'affari complessivo della società. L'estensione al mid-market, con tra l'altro cinque nuovi servizi specifici appena lanciati, servirà proprio ad aumentare il peso di GreenLake, insieme ovviamente all'incremento dei prodotti utilizzabili as-a-Service.
HPE ne ha subito annunciato uno: HPE GreenLake for Aruba, una soluzione definita di Network-as-a-Service (NaaS). È pensata come estensione di GreenLake all'edge delle imprese e comprende tutti i prodotti di networking e network management HPE Aruba "impacchettati" in offerte a consumo. È un esempio di come HPE intende far crescere rapidamente il raggio d'azione della parte "aaS": ne guadagnerà la quota ricorrente dei ricavi HPE, ma ricadute positive ci saranno anche per la parte di servizi PointNext.
HPE Discover 2019: le novità hardware
La linea strategica dell'infrastruttura come servizio deve però essere dotata di sostanza, perché in ultima analisi i clienti acquistano comunque, nel caso di HPE, prevalentemente hardware. Ecco perché sono importanti - anche se magari meno "visionari" - i lanci che HPE ha fatto in questo senso. E che riguardano principalmente la parte computing e l'offerta storage.
Lato computing HPE continua ad ampliare il raggio d'azione delle componenti iperconvergenti SimpliVity) e composable (Sinergy). In campo hyperconvergence le novità riguardano la disponibilità del tool di management - anzi, per dirla con HPE, di AIOps - InfoSight per gli ambienti SimpliVity, e il lancio di due modelli mirati: uno di fascia entry per le sedi decentrate (HPE SimpliVity 325) e uno (HPE SimpliVity 380) ottimizzato per la gestione di grandi quantità di storage per la conservazione a lungo termine dei dati.
HPE Synergy ha acquisito invece la possibilità di comprendere in una composable infrastructure alcuni nuovi elementi hardware. Si tratta in particolare dei server rack HPE ProLiant DL 360/380/560 Gen10 per la parte di elaborazione e delle unità SimpliVity per la parte storage. Novità anche per la parte Nimble con HPE Nimble Storage dHCI (disaggregated hyperconverged infrastructure): è in sostanza un sistema convergente che permette di far crescere in maniera slegata le risorse di computing, affidate a server ProLiant, e quelle di storage, con unità flash Nimble Storage.
In campo storage la novità principale però è un'altra: la piattaforma HPE Primera. Si può considerare in un certo senso come una evoluzione verso l'alto Nimble Storage combinata con le esperienze maturate con 3PAR. E' quindi una piattaforma di storage modulare persata per apllicazioni mission-critical su larga scala e di livello enterprise, che offre prestazioni elevate grazie all'utilizzo di NVMe e storage-class memory. Questo potrebbe non bastare per le applicazioni "top", quindi le performance di Primera aumentano grazie anche all'integrazione delle funzioni AI di InfoSight, che ottimizzano in tempo reale l'infrastruttura di storage.
HPE Primera promette di diventare l'architettura storage di punta per HPE, anche se i sistemi 3PAR non sono stati mandati in pensione. In pieno stile "composable" prevede una forte modularità tanto dei componenti hardware (per ora Primera nasce con tre array specifici) quanto delle funzioni software, grazie anche a un sistema operativo dedicato (Primera OS) che supporta architetture con più nodi tutti sempre attivi, a vantaggio della scalabilità e della resilienza dei sistemi.
Fonte:https://www.impresacity.it